Rivolgersi ad uno psicologo è una scelta strettamente personale in età adulta. Quando si tratta di bambini, sono i genitori a scegliere di dare ascolto e rilevanza alle manifestazioni di disagio dei figli; in adolescenza la scelta dipende dall’adolescente e dai suoi genitori in combinazioni diverse a seconda dei casi.
Per un adulto, si tratta quindi di una decisione che una persona prende sulla base della propria sofferenza, fondamentalmente quando ritiene di aver tentato di trovare da sé (e con le persone che hanno rilevanza affettiva nella sua vita) le vie di uscita dal proprio malessere ma di ritrovarsi ciononostante con la sensazione di essere “incastrata” nella propria condizione.
Tuttavia ci sono delle circostanze in cui, al di là della propria storia personale e dei propri equilibri emotivi, può essere veramente importante rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che sia specializzato nel lavorare con chi ha vissuto un evento traumatico. Se un forte trauma ha improvvisamente sconvolto la nostra vita, come un lutto particolarmente doloroso e complesso, una violenza fisica o sessuale, un incidente stradale grave, un aborto, una catastrofe naturale, una diagnosi di malattia o qualsiasi altro evento grave, farsi supportare da un professionista preparato nel lavorare con persone traumatizzate è altamente suggerito e determinate per la propria ripresa psicologica e anche fisica (vedere il lavoro con l’EMDR). Lo stesso vale per un bambino: i suoi genitori in primis e poi lui stesso hanno bisogno di essere adeguatamente aiutati a metabolizzare quanto accaduto.